Come sostituire la drizza

Come sostituire la drizza

Cambiare la drizza in caso di rottura o usura

La sostituzione della drizza è una procedura che deve essere necessariamente conosciuta visto che questa componente assume un’importanza fondamentale quando si parla di navigazione.
Vediamo come procedere affinché la suddetta procedura possa essere svolta correttamente senza nemmeno compiere un errore.

Perché è importante saper sostituire la drizza

Molte persone che utilizzano una barca e che sono poco esperte potrebbero ritenere questo tipo di procedura superflua, in quanto la suddetta richiede un certo grado di praticità ritenuto non necessario se l’imbarcazione viene sfruttata con poca costanza.
Ebbene questa è invece essenziale in quando la drizza, sia quella tessile che la versione caratterizzata anche dal cavo, potrebbe subire un danno proprio mentre si sta navigando.
Questo comporta quindi una sorta di situazione di emergenza dato che, in questa circostanza, l’attrezzista esperto di imbarcazioni che svolge la procedura di riparazione potrebbe non essere facilmente raggiungibile, specialmente se si è distanti dalla costa o dai luoghi dove si trova questa figura professionale.

Pertanto è di fondamentale importanza saper svolgere questa particolare mansione, grazie alla quale non verranno riscontrati problemi durante la fase di navigazione.

La fase di preparazione della drizza

La prima fase relativa alla sostituzione della drizza consiste nell’acquisto di una drizza il cui diametro deve essere di pari dimensioni a quello che ha subito un danno o che comunque deve essere sostituito in quanto usurato: bisogna anche procurarsi uno spessore di acciaio inox, che serve per la fase di sostituzione della drizza.
La procedura iniziale di sostituzione consiste semplicemente nel procedere con l’effettuare un taglio alle teste delle due drizze e successivamente, utilizzando un accendino, è necessario saldare i filamenti.
Questa prima parte deve essere seguita da quella che prevede l’utilizzo del filamento in acciaio inox.

L’unione delle due parti della drizza

A questo punto bisogna porre le due parti prima bruciate con l’accendino, ponendo le due estremità vicine tra di loro: una di queste deve essere trapassata col filo in acciaio inox, in maniera trasversale, facendo attenzione sia a non ferirsi le mani che a prendere poco e troppo spazio dalla cima.
Basta un centimetro di distanza da questa parte, che rappresenta la misura ideale per prevenire al cavo in acciaio di uscire oppure di arrecare dei danni alla drizza.
Successivamente bisogna procedere compiendo la medesima operazione nella drizza che non è stata trapassata col filo in acciaio: anche in questo caso è fondamentale prestare attenzione alle misure, affinché sia possibile ottenere il medesimo risultato anche su questa parte.
Infine, per evitare che le due drizze si possano scollegare, occorre stringere il cavo in acciaio, facendo in modo che queste combacino perfettamente.

La fase finale di preparazione della drizza

Una volta che questa fase viene portata a termine, occorre semplicemente sigillare le due drizze, affinché si possa evitare di rendere la situazione maggiormente complessa del previsto, ovvero che queste possano scollegarsi durante l’utilizzo della barca a vela.
Per collegarle definitivamente basterà utilizzare del nastro isolante, che possiede un ottimo potere di resistenza al sole e all’azione dell’acqua marina: le due parti delle drizze unite devono essere completamente avvolte facendo però attenzione a non utilizzare una quantità di nastro isolante eccessiva, visto che questo può comportare un grado di difficoltà elevato durante il passaggio della stessa nell’albero.
Inoltre bisogna avvolgere le due estremità per due centimetri per lato, affinché queste restino completamente unite.

Ottenuto tale risultato, per sostituire definitivamente la drizza occorre solamente rimuovere quella vecchia e inserire quella precedentemente preparata, fissandola all’albero: l’insieme di queste operazioni richiede al massimo 15 minuti del proprio tempo.