Consigli per allungare la vita delle cime

Consigli per allungare la vita delle cime

Come per tutti i prodotti che vengono utilizzati con una certa frequenza, anche le cime sono soggette a fenomeni di usura prodotta dalla consumazione delle loro componenti strutturali; mantenerle in buono stato rappresenta un presupposto necessario per assicurarsi la massima sicurezza operativa e per garantirne una maggiore durata.

Che cosa sono le cime

Secondo la denominazione comunemente utilizzata in ambito marinaresco, la cima è una corda in fibra naturale oppure sintetica, con una sezione contenuta entro i 20 centimetri, che deve essere presente a bordo di qualsiasi imbarcazione.
Le corde con sezione inferiore ai 20 centimetri sono denominate sagole, mentre quelle con sezione superiore sono le gomene, impiegate di solito per l’ormeggio.
I cavi e le cime sono di solito posizionati sotto coperta per impedire che le avverse condizioni atmosferiche possano deteriorarle o anche trascinarle in mare, e vengono portare in coperta poco prima dell’uso.

Le cime da ormeggio devono possedere alcuni specifici requisiti, che sono:
– elasticità
questa caratteristica spesso va a scapito della resistenza in quanto cime più elastiche sono anche più morbide e maneggevoli, ma meno resistenti; per questo motivo è sempre consigliabile scegliere dei prodotti caratterizzati da un giusto equilibrio tra i due attributi;
– resistenza
si tratta del requisito forse più importante poiché è un indice di sicurezza per l’utilizzo dell’imbarcazione, quindi è necessario optare per articoli costituiti da materiali tecnicamente affidabili che offrano prestazioni di alto livello;
– leggerezza
un attributo da prendere in esame è il peso dato che la maneggevolezza della cima è fortemente influenzata dalla sua leggerezza;
– idrorepellenza
questa caratteristica si rivela indispensabile per la durabilità, in considerazione del continuo contatto con l’acqua liquida o nebulizzata;
– estetica
tale requisito è importante, ma sempre condizionato da quelli precedenti.

Quali sono i materiali costitutivi di una cima

Robustezza, elasticità, resistenza all’usura ed estetica sono tutti fattori strettamente collegati al tipo di materiale impiegato nella produzione di una cima; tra cui quelli maggiormente utilizzati sono:
– poliestere
si tratta di un materiale con buona resistenza all’usura, robusto, leggero, ma poco elastico; è quello maggiormente impiegato nella produzione delle cime;
– nylon
caratterizzato da un’elevata elasticità che ammortizza in maniera ottimale i colpi dell’imbarcazione, questo materiale presenta la particolarità di indurirsi nel tempo e pertanto viene scelto con cautela;
– polipropilene
è un materiale estremamente robusto, ma anche molto leggero e dotato della caratteristica di ottimo galleggiamento che lo rende particolarmente indicato soltanto per determinati tipi di cime.

Come conservare al meglio le cime

La manutenzione di una cima ha inizio nel momento stesso in cui viene tagliata; tale operazione richiede un taglio netto ed una manovra a caldo per consentire la perfetta saldatura delle estremità.

Uno dei principali nemici della cima è l’abrasione che dipende dalle forze d’attrito che ne alterano la struttura; pertanto è necessario identificare con certezza tutti i punti interessati; innanzi tutto è consigliabile proteggerle con guaine in pelle oppure in tessuto per le fasi di ammaraggio.
Inoltre è utile controllare i percorsi che devono compiere per fare in modo che non non sfreghino contro le attrezzature.

E’ assolutamente indispensabile ispezionare regolarmente lo stato di salute delle cime per rendersi conto di eventuali zone di fragilità, che potrebbero rappresentare un pericolo piuttosto notevole.

Al ritorno da ogni uscita in mare è assolutamente necessario risciacquare le cime con abbondante acqua dolce ed eventualmente con un detergente neutro, per eliminare i dannosi depositi di salsedine.

Durante la stagione invernale è raccomandabile sostituire le cime con prodotti in poliestere, e riporle in luogo secco ed areato, preferibilmente a temperatura controllata e costante, al riparo da radiazioni UV molto dannose sulle struttura delle fibre costitutive.
Da evitare il posizionamento su pavimenti in quanto l’umidità potrebbe causare notevoli danni; ed anche la vicinanza a prodotti inquinanti come sostanze chimiche acide o basiche oppure abrasive.

E’ preferibile riporre le cime entro apposite sacche e ricordarsi di scuoterle adeguatamente prima dell’uso per eliminare la formazione di conchiglie sulla superficie.

Lo stockaggio della cima rappresenta l’ultima, importantissima, fase di manutenzione che ne garantisce la longevità; una cima in buono stato di conservazione offre la massima sicurezza ed ottime prestazioni funzionali a qualsiasi imbarcazione.