I nodi più utili per chi va in barca

I nodi più utili per chi va in barca

Nodi marinari più utili

Quali sono i nodi più utili in barca? Il nodo è, come noto, un particolare modo di avvolgere una corda su se stessa, su un’altra corda o anche su un oggetto, e simili realizzazioni hanno davvero una grande importanza in ambito nautico.

I nodi marinari più utili

Chi vive il mondo della nautica non potrebbe mai permettersi di ignorare ciò che concerne il mondo dei nodi, scopriamo dunque quali sono le varianti in assoluto più importanti per chi va in barca.

Nodi di arresto

I nodi di arresto vengono realizzati per impedire che cavi e cime si sfilino da fori e bozzelli e, per questa ragione, vengono eseguiti sempre all’estremità dei cavi.

Quella dei nodi di arresto è una categoria che ingloba diverse tipologie di nodo: il nodo di arresto semplice è quello “base”, tuttavia a livello nautico quello più frequente, nonché più utile, è il cosiddetto nodo Savoia.

Il nodo Savoia non è difficile da eseguire e si presenta con una forma “a 8”, è inoltre particolarmente indicato per le cime di grosso diametro.

Nodi di giunzione

I nodi di giunzione consentono di adoperare la stessa cima più volte e vanno effettuati con cavi e cime dal medesimo diametro, altrimenti vi è il concreto rischio che possano sciogliersi.

Anche quella dei nodi di giunzione è una categoria piuttosto ricca e tra le diverse varianti, quella più consueta in ambito nautico è senz’altro il nodo piano ganciato, noto anche come terzaruolo.

Quanto alle applicazioni pratiche, un nodo di questo tipo può rivelarsi utile ad esempio per collegare le vele del fiocco con gli occhielli in acciaio posizionati ai loro angoli.

Nodi a occhio

I nodi a occhio sono realizzati affinché vengano avvolti attorno a una bitta o a un palo e sono eseguiti manualmente.

Questi nodi, definiti anche gasse, possono essere utilizzati in più occasioni: una volta sfilati da un palo, infatti, possono essere mantenuti per poter essere riutilizzati subito all’occorrenza.

Tra i diversi nodi a occhio realizzabili, il più consueto in ambito nautico è la gassa d’amante, relativamente semplice da realizzare e estremamente flessibile nelle possibilità di utilizzo.

Quando si realizza un gassa d’amante è sicuramente un buon consiglio quello di non stringere troppo il nodo: in questo modo, infatti, sarà possibile riutilizzarlo in maniera agevole laddove dovesse servire.

Nodi di accorciamento

I nodi di accorciamento sono piuttosto complessi e, come si può intuire dal nome, sanno essere provvidenziali laddove si debba rendere più corta una cima evitando di tagliarla.

L’elaborata struttura di questo nodo riesce appunto a ridurre in modo consistente la lunghezza di una cima, e ciò può essere utile in molteplici circostanze.

Il nodo di accorciamento più diffuso nel mondo nautico è sicuramente il nodo Margherita.

Nodi di avvolgimento

I nodi di avvolgimento vengono realizzati per fissare i parabordi alle draglie ed è possibile distinguerli in due categorie: la prima riguarda quei nodi che consentono di passare il cavo attorno all’oggetto per due volte, la seconda invece riguarda i nodi che vengono eseguiti passando due o più volte attorno all’oggetto.

Nella prima categoria il nodo più consueto è il nodo Parlato, nella seconda spicca invece il nodo di Galloccia.

Per ogni nodo puoi scegliere la cima più adatta: scegli la qualità Plam.