Nodi per tree climbing: scopriamo i più diffusi

Nodi per tree climbing: scopriamo i più diffusi

I nodi per il tree climbing

Nel tree climbing, disciplina che prevede l’arrampicamento sugli alberi finalizzato all’effettuazione di interventi di giardinaggio, di manutenzione o di altre tipologie, i nodi hanno un ruolo di grandissima rilevanza.

Sebbene i nodi per tree climbing non siano considerati dei DPI in senso stretto, ovvero dei dispositivi di protezione individuale, la loro importanza è indiscussa. Scopriamo dunque quali sono le tipologie più diffuse distinguendo 5 grandi categorie.

Nodi di arresto nel tree climbing

I nodi di arresto devono il loro nome al fatto di essere realizzati sulla parte terminale della corda, per impedire che si sfilino; è interessante sottolineare che se ai medesimi vengono aggiunte delle spire, possono divenire dei nodi di chiusura molto efficaci.

In questa categoria di nodi è possibile menzionare i mezzi colli, utilissimi per effettuare legature veloci, e i savoia, utilizzati soprattutto per la chiusura della corda.

Nodi di giunzione utilizzati dal tree climber

I nodi di giunzione sono in genere piuttosto semplici, sia nella loro realizzazione che nel successivo scioglimento, e sono quelli effettuati per tenere unite tra loro due corde, mantenendole perfettamente salde anche laddove abbiano uno spessore differente.

Si tratta di nodi di semplice esecuzione ed altrettanto agevoli da sciogliere, e tra le tipologie più comuni vi è il nodo inglese, ideale soprattutto per unire corde dal diametro analogo.

Nodi per fare asole

I nodi per fare asole sanno essere molto utili nel tree climbing, visto il loro largo impiego nell’ambito di questa disciplina.

In questa categoria si possono citare anzitutto i nodi per asola semplice, derivanti dal nodo semplice, molto pratici nella loro esecuzione ma poco adatti ai grossi carichi.

Il bolino, al contrario, è una variante ideale anche per i carichi consistenti, un nodo affidabile ma che deve essere sempre ben stretto, in quanto il rischio che possa sciogliersi è concreto.

Il nodo otto, visivamente inconfondibile, serve per collegare le corde ai punti d’ancoraggio, infine il nodo a farfalla consente di realizzare un’asola in qualsiasi punto della corda.

Oltre che per la sua resistenza, il nodo a farfalla è particolarmente interessante perché si scioglie facilmente anche dopo essere stato sottoposto ad un carico importante.

Nodi per avvolgere e stringere

I nodi per avvolgere e per stringere sono senz’altro degli importantissimi nodi per il tree climbing, ed è possibile citarne diversi.

Il barcaiolo, molto sicuro ed affidabile, consente di stringere la corda su anelli, aste, connettori e altri elementi ancora, una sua variante molto comune è inoltre il cosiddetto barcaiolo con mezzi colli, perfetto per la ritenzione di branche e rami.

Il barcaiolo a versione ganciata è meno sicuro, ma comunque facile da sciogliere anche dopo forte carico; in tutti i casi è indispensabile stringere bene il nodo prima del suo utilizzo.

In questa categoria figurano inoltre il nodo bocca di lupo, utile per unire una corda su un anello o su un’asta, nodo tecnicamente valido che tende però a sciogliersi se caricato su un unico capo, il boscaiolo e il cow hitch, infine, si usano per legare toppi e per l’ancoraggio delle carrucole.

Nodi di frizione nel tree climbing

Tra i nodi per tree climbing vi sono anche i cosiddetti nodi di frizione, i quali hanno un’utilità poliedrica: se sottoposti a un carico, infatti, bloccano, ma quando sono scarichi invece possono scorrere senza problemi.

Non di rado, i nodi di frizione vengono paragonati ai bloccanti meccanici; la loro funzione può in effetti essere simile, ma sono dei modelli meno aggressivi in quanto distribuiscono la pressione su una superficie più ampia.

In questa categoria si possono menzionare diversi esempi: Prusik è un modello versatile e bidirezionale, utilizzabile dunque su ambedue i lati della corda e, per tale caratteristica, molto utile in operazioni di soccorso.

Tecnicamente simile a Prusik è Machard, nodo autobloccante di facile realizzazione, che è, tuttavia, unidirezionale, proprio come il nodo bellunese, utilizzato principalmente come nodo di frizione su corda di lavoro nel sistema a corda doppia; in questa tipologia, è importante che il cordino abbia lo stesso diametro della corda a cui è applicato.

Treccia valdostana è un nodo molto morbido e sensibile, perfetto per il sistema a corda doppia, distel è molto utilizzato nei paranchi per bloccare la corda di trazione, infine mezzo barcaiolo, deriva dal già citato nodo barcaiolo ed è utile per calare dei carichi moderati.

Per realizzare nodi stabili e lavorare in sicurezza sono fondamentali le giuste corde e attrezzature specifiche per il tree climbing: affidati a Plam, produttori di corde, trecce e nastri dal 1967.