Salire sull’albero di una barca a vela: cosa è importante sapere

Salire sull’albero di una barca a vela: cosa è importante sapere

Salire sull'albero della barca

Salire sull’albero di una barca a vela è chiaramente un’operazione che richiede la massima accortezza e nella medesima non ci si può certo permettere di essere imprudenti.

L’attrezzatura per arrampicarsi sull’albero della barca a vela

Per salire sull’albero senza rischi è fondamentale, ovviamente, attrezzarsi con l’apposita imbragatura, una fune di sicurezza e un sistema anticaduta, senza dimenticare di controllare scrupolosamente lo stato di usura delle drizze.

Anzitutto, la fune di sicurezza va fissata all’albero issandola con una drizza, dopodiché si dovrà collegare un sistema anticaduta connesso all’imbrago.

In tale ottica occorrono esclusivamente corde certificate EN 1891 per un sistema anticaduta sicuro, che include una rotella che scorre sulla fune di sicurezza e che possa bloccare la velocità di discesa.

Tutte le cuciture dell’imbrago vanno controllare regolarmente, quest’ultimo inoltre deve essere dotato di cinghie su petto e schiena: quest’aspetto è importante perché, in caso di caduta o di malore, il corpo rimane bilanciato e non capovolto.

Molto consigliato è inoltre l’utilizzo di un seggiolino con tavoletta classico, il cosiddetto bansigo.

Circa i punti d’attacco, i moschettoni da adoperare sono quelli tipici da alpinismo, dunque realizzati in robuste leghe d’acciaio con triplice sicurezza, mentre per i nodi quelli ideali sono quelli “a otto”, anch’essi molto consueti nell’alpinismo.

Il sistema anticaduta ha un ruolo importantissimo: esso consiste sostanzialmente in una rotella che scorre lungo la fune di sicurezza e che, se aumenta improvvisamente la velocità, si blocca.

Lavorare in sicurezza sull’albero

La necessità di salire sull’albero di una barca a vela è spesso correlata all’esigenza di fare dei lavori, e dal momento che nella salita si devono portare tutti gli attrezzi necessari è utile legare all’attrezzatura la borsa che li contiene.

Una volta raggiunto il punto desiderato può essere utile agganciarsi al medesimo utilizzando una cimetta di sicurezza.

In situazioni simili ha un ruolo di fondamentale importanza il cosiddetto winch, ovvero il referente di bordo che ha il delicato compito di agevolare le operazioni supportando la persona che sale, che in gergo viene definita rigger.

Il winch deve ovviamente essere una persona che si conosce bene e di cui si ha piena fiducia, inoltre sia il winch che il rigger devono avere una conoscenza impeccabile dei segnali che vengono utilizzati nel corso di queste operazioni: il pollice all’insù significa “fammi salire ancora”, il pugno significa “fermati”, mentre il palmo aperto vuol dire “fammi scendere”.

Nel momento in cui si sale, il winch non deve posizionarsi esattamente sotto l’albero, così come non deve essere presente, in questo punto, nessuna persona.

Ricordiamo infine che in Italia vige l’obbligo di un apposito patentino per svolgere lavori in quota per tutti i professionisti, quindi non per gli appassionati e i diportisti. Ciò non toglie che salire in testa d’albero è un’operazione rischiosa, che richiede quindi, in ogni caso, cautela e massima prudenza.

Per tutte le operazioni di manutenzione alla tua barca a vela puoi contare sulle cime Plam e le nostre corde di sicurezza.