Cordino di posizionamento: scelta di sicurezza

Cordino di posizionamento: scelta di sicurezza

Lavoro in quota in sicurezza

I cordini sono degli elementi imprescindibili per la sicurezza anticaduta e una scelta spesso obbligata a seconda delle attività. I cordini vanno a determinare, insieme ad altri tipi di connettore, svariati aspetti di sicurezza sul lavoro in quota e tra questi vi sono il fattore di caduta, la forza d’arresto, l’ergonomia di lavoro e il tirante d’aria.

Gli aspetti più importanti determinati da un cordino

Tra gli aspetti fondamentali da considerare vi è il fattore di caduta, un numero utilizzato per indicare la gravità di caduta, ottenuto dal rapporto tra la quota persa nella caduta e la lunghezza della fune tra il punto di ancoraggio e colui che cade. Più è alto questo fattore maggiore sarà il rischio di pericolo e di ferite. Un altro aspetto importante è la forza di arresto, quella che si sprigiona quando si ferma una caduta e viene assorbita dal sistema di sicurezza e in parte dal corpo umano. Il valore massimo è stimato a 600 Kg ed è assolutamente conservativo. Lo spazio d’arresto è invece la distanza compiuta da un operatore che cade, dal punto di partenza a quello di arresto. Il tirante d’aria rappresenta la somma delle lunghezze degli elementi che vanno a formare la catena e proprio per questo viene determinata in parte dal cordino.
L’ergonomia invece vuole solo indicare la semplicità e comodità d’uso che riduce al minimo le manovre dell’operatore.

I cordini di posizionamento: caratteristiche

Questi cordini sono dei dispositivi flessibili che possono essere in corda statica o semistatica, in fune ritorta, a cavo d’acciaio o cinghia.

Su questi dispositivi vigono dei regolamenti e delle normative che ne specificano, marca, imballaggio, informazioni, metodi di prova e requisiti, oltre che di dissipazione e assorbimento energie. I cordini di posizionamento non sono certificati per andare ad arrestare delle cadute ma sono dei dispositivi da utilizzare per posizionarsi in maniera sicura su una postazione lavorativa oppure per ricercare una posizione il più stabile possibile. Si possono applicare anche su lavoro su P.L.E. e su scale portatili per garantire una presa sicura e allo stesso tempo liberare le mani per compiere il lavoro. Questi cordini spesso vengono venduti come anticaduta ma sono privi di assorbitore e la cosa fondamentale è che siano testati e/o certificati secondo la EN 358.

Esistono in diverse lunghezze, sia fisse che variabili a seconda del lavoro da svolgere, e in diversi materiali per ampliare la scelta.

Come scegliere il cordino di posizionamento più adatto?

Non esiste un dispositivo adatto per qualsiasi lavoro ma vi sono varie opzioni per adeguarsi al meglio alle necessità. Per effettuare la scelta perfetta bisogna conoscere a fondo il lavoro che si svolge e quali sistemi di ancoraggio servono. Quando si lavora su un progetto o un sistema ben studiato lo specialista saprà chiaramente quali DPI e dunque cordini andranno utilizzati, di quale lunghezza e anche la tipologia. Dunque se non si è in grado di capire quali possano essere i modelli più adatti è bene rivolgersi ad un esperto o ad un tecnico per un consiglio sicuro.

Solitamente si prevede anche una seduta di addestramento per insegnare ai lavoratori come si utilizza il sistema e limitare così i rischi e i pericoli derivanti. Per quanto riguarda il prezzo bisogna sempre assicurarsi che il rapporto con la qualità sia sempre positivo. Non bisogna mai risparmiare su dei dispositivi di utilizzo e bisogna assicurarsi sempre che il costo compra anche variabili come impiego, frequenza e prestazioni necessarie.

Solo in questo modo si potrà essere sicuri di aver effettuato una scelta ragionata e corretta per garantire la massima sicurezza sul lavoro.

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